Ammettiamolo, bersi un buon drink a base di rum in un locale caraibico o gustarselo liscio comodamente seduti su una poltrona di pelle ci fa sentire tutti un po’ Jack Sparrow, un po’ Dandy a mo’ di Andy Garcia. C’è un posto, a Roma, dove questo distillato potrà farci compagnia per due giorni di seguito. Al Lifestyle Hotel & Conference Center in via Giorgio Zoega, 59, nelle due giornate di Domenica 30 Settembre e Lunedì 1 Ottobre si terrà ShowRum, una due giorni interamente dedicata alla bevanda dei bucanieri nata da un’idea di Leonardo Pinto. Come? Siamo andati a intervistarlo per saperne di più…
Partiamo con una domanda alla Jack Sparrow: Sì, ma perché proprio il Rum? Ovvero, secondo te, quali sono i miti da sfatare intorno a questo distillato?
Mentre storie e leggende sul rum sono miti da coltivare, su cui scherzare o più semplicemente ragionare, in quanto sicuramente nascondono un fondo di verità, tutto quello che é informazione su produzione e prodotti invece va data in modo trasparente. Per questa ragione credo che i miti da sfatare siano proprio quelli relativi alla errata comunicazione dei processi di produzione.
Ma i miti, dopotutto, piacciono. Quale ti sta maggiormente a cuore del mondo dei consumatori e produttori di Rum?
In verità tutti quelli relativi alla storia del rum sono molto affascinanti, dalle piantagioni ai mari il rum ha sempre avuto un fascino enorme e le storie intorno al rum sono molteplici. Da Nelson a Sir Francis Drake, da Lee Scratch Perry a George Washington, sono storie così intriganti che ho deciso di raccontarne tantissime nella parte storica del mio libro.
Cosa ti ha spinto ad avvicinarti al Rum? Quali sono i consigli che daresti a chi vuole conoscere i meandri del distillato di canna da zucchero?
Un viaggio nelle distillerie e tra la gente. Non riesci a fare tuo il rum se non lo vivi lì dove è prodotto, lì dove è parte della cultura. Io sono stato attratto dalle storie, dal fascino e dalle emozioni che mi ha regalato, ma solo dopo essere stato in distilleria l’ho davvero “sentito”. Quello che ho cercato di fare nel mio libro ad esempio, è esattamente questo; portare emotivamente e visivamente il lettore in questo mondo, fornendogli più informazioni possibili per orientarsi.
Parliamo dell’esperienza ShowRUM. Raccontaci come è nata l’idea di una tre giorni dedicata a tutta la filiera e che risposte hanno dato gli Italiani…
Una scommessa nata quasi per gioco o forse più per sfida. Portare la cultura del rum in Italia. Era la mia passione e non riuscivo a concepire come mai non ci fossero fiere dedicate, come mai nessuno tenesse in considerazione questo distillato, per cui ho deciso ad un certo punto di provarci io, supportato a 360° dalla mia compagna. Tutte le informazioni sull’edizione che sta per partire, il 30 settembre e 1 ottobre, al sito ufficiale www.showrum.it
Hai scritto un libro dedicato al Rum. Quali sono i tuoi preferiti e quali tipologie di produzione t’interessano maggiormente?
È una domanda a cui davvero non saprei rispondere. Io amo il rum come distillato, con tutte le sue sfaccettature, le storie e le culture che porta con se. In questo senso amo tutti i rum autentici.
Beviamo responsabilmente. Quale cocktail o abbinamento consiglieresti a chi vuole provare l’esperienza Rum per la prima volta?
Per i palati più dolci consiglierei una Pina Colada, per chi ama una bevuta fresca e dissetante magari un buck o un punch, e poi ancora dei must come il daiquiri, il mojito, il Cuba libre, il presidente e tutte le rivisitazioni del caso. Insomma c’è un drink per ogni palato.
Oltre a ShowRum quali sono i tuoi progetti futuri?
Non mi sono mai posto limiti. In genere sono piuttosto “prolifico” nelle idee, e quando sono realizzabili non mi tiro indietro. Sono partito con un blog, Isladerum.com, che è diventato un portale. Ho creato svariati piani di formazione tra cui l’ormai noto RUM MASTER. Mi sono lanciato nell’organizzazione di ShowRUM, in cui ogni anno cerco di aggiungere novità ed ampliare l’offerta, coadiuvato dal mio staff, della ShowRUM Cocktail Week, con l’aiuto di Cleide Bianca Strano e Paolo Sanna e della STC – ShowRUM Tasting COMPETITION. Ho lanciato la Guida ai migliori rum bar d’Italia e ho provato l’esperienza meravigliosa di scrivere un libro. Continuo nel mio lavoro di consulenza nel settore e cerco di essere presente come relatore a molti eventi del food and beverage italiani e stranieri per divulgare quanto più possibile la cultura del rum. Ultimamente io e il mio staff stiamo facendo i conti con la mancanza di tempo ma nemmeno questo mi ha mai demotivato e sono certo che se torneremo a chiacchierare anche il prossimo anno ci sarà qualcosa di nuovo sul piatto.
Mendes Biondo
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